Arti marziali, Davide Migliorisi in Spagna per Master Class su Lao Jia Er Lu
Il Maestro Davide Migliorisi, direttore della Scuola Arti D’Oriente di Ragusa, sarà in Spagna per svolgere una Master Class sulla tradizionale Lao Jia Er Lu, uno stage speciale per lo studio di questa antichissima forma “pugno cannone”, e un Symposium Internazionale di Tui Shou aperto a tutti. L’evento, organizzato e coordinato dalla ITKA Spain, (International Taijiquan Kung Fu Association) diretta dal C.T. Maestro Luciano Vida, prevede la partecipazione di Maestri di calibro internazionale che faranno da relatori ed insegnanti dal 23 al 25 febbraio a Rubì, città spagnola che si trova nell’hinterland di Barcellona. Durante la giornata del 23 febbraio, il Maestro Migliorisi insegnerà ad una speciale classe composta da studenti avanzati e insegnanti, gli aspetti sottili e peculiari tecnici della forma Lao Jia Er Lu “Pugno Cannone” secondo il sistema ITKA: si tratta di una delle forme antiche e fondamentali dell’arte marziale del Taijiquan stile Chen originario, indispensabile per la comprensione e lo studio di quest’arte marziale millenaria. Sabato 24 e domenica 25, invece, si svolgerà un Symposium aperto a tutti in cui il Maestro Davide Migliorisi insegnerà e spiegherà sul Tui Shou i concetti chiave e il ruolo del “centro” in questa pratica fondamentale del Taijiquan che costituisce un’introduzione alla pratica marziale ed alla sua strategia. Il Tui Shou si pratica in coppia e serve a sviluppare stabilità, sensibilità, reattività, senso della distanza, tempismo e insegna a gestire l’aggressività e quindi a conquistare un maggior equilibrio interiore e spirituale. Il Maestro Davide Migliorisi, a questo proposito, spiega: “C’è un grande malinteso sulle arti marziali perché in genere si pensa a delle discipline violente. In realtà, è tutto l’opposto. Con le arti marziali si impara a combattere per una conquista interiore e chi le pratica in modo serio e corretto avrà dei grandissimi benefici personali. Che cos’è il combattimento, in fondo, se non una rappresentazione sportiva di tutte le battaglie che affrontiamo quotidianamente nella vita?”.